La resa dei conti
- White Hat's Off -
Copyright foto: ABC / Danny Feld |
Mellie (Bellamy Young) è impegnata in un'intervista con la giornalista Kimberly Mitchell (Wendy Davis) e sta per rivelare alla stampa il sesso del nascituro. Fitz (Tony Goldwyn) ha ben altro a cui pensare, come ad esempio la possibilità di far intervenire l'esercito in Sudan per fermare le atrocità causate dai terribili genocidi. Ma è assai probabile che Fitz stia ricordando i bei momenti trascorsi con Olivia (Kerry Washington). Olivia è in tribunale accanto a Moira O'Donnell (Jillian Armenante), avvocato difensore di Quinn (Katie Lowes). Il vero nome della Perkins è Lindsay Dwyer e il procuratore David Rosen (Joshua Malina) fa ascoltare alla giuria una registrazione in cui si sente chiaramente Quinn minacciare di morte il suo fidanzato disonesto; due giorni dopo il momento della registrazione, il suo fidanzato e alcuni suoi colleghi morirono a seguito dell'esplosione di un ordigno. Lindsay Dwyer risultò essere la prima sospettata. Quinn si dichiara innocente e sostiene di essere stata sedata da una persona misteriosa e di essersi ritrovata in una camera d'albergo di Washington, munita di tutti i mezzi necessari per cominciare una nuova vita. David chiede la pena di morte ritenendo Quinn una spietata assassina e la giuria sembra essere favorevole alla sua proposta. Olivia incontra Cyrus (Jeff Perry) e gli comunica di aver detto addio al presidente. Dopo la partenza di Stephen (Henry Ian Cusick), la squadra si divide sulla questione relativa a Quinn: Abby (Darby Stanchfield), ad esempio, non crede alla sua versione dei fatti, mentre Huck (Guillermo Díaz) sta cercando delle prove che possano scagionarla. Quinn è terrorizzata e si rivolge ad un altro avvocato per chiedere il patteggiamento; Olivia le impedisce di prendere decisioni avventate e le ricorda che è una sua cliente. Mellie pretende di occuparsi di politica estera senza il consenso del marito e, in una conferenza stampa, annuncia a tutti che Fitz sta per spedire delle truppe in Sudan affinché mettano fine ai genocidi. Grant è furioso con Mellie per averlo preso alla sprovvista ed aver agito alle sue spalle, ma a quanto pare la donna lo ha fatto per impressionare suo marito ed impedire che Olivia prenda il sopravvento su di lui. Il deputato del Rhode Island Jacob Shaw (Jackson Hurst) ha un problema e si rivolge alla Olivia Pope e Associati: un sito web di destra vuole diffondere un sex tape in cui figura con una donna e l'uomo teme di perdere di credibilità, sebbene lui e la sua partner fossero single e consenzienti... Huck afferma di non essere riuscito a trovare alcuna prova in grado di scagionare Quinn. Olivia, allora, telefona ad una persona misteriosa e chiede il suo aiuto. L'avvocato O'Donnell tenta di chiudere il caso essendo il processo basato su prove indiziarie; questa volta la mozione non viene respinta e David è furioso con Olivia, perché sa che c'è lei dietro tutto questo. Abby ed Harrison (Columbus Short) si chiedono cosa sia accaduto in quel tribunale, ma Huck è a conoscenza di ogni cosa: è Olivia l'artefice del grosso intrigo grazie a cui ha potuto fornire a Quinn una nuova identità...
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