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Dopo aver recitato in Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu e ne Le cose che restano, Claudio Santamaria torna su Rai 1 nei panni del celebre maestro Alberto Manzi, nella fiction in due episodi Non è mai troppo tardi.
Alberto è un ragazzo di vent'anni ed è convinto che l'Italia possa cambiare solamente a condizione che i giovani vengano educati ad essere liberi. In quell'autunno 1946, egli accetta l'incarico di docente presso un carcere minorile di Roma intitolato ad Aristide Gabelli. L'impresa è ardua, ma Alberto sfida l'ostilità dei suoi alunni e dell'ormai rassegnato direttore del carcere; col passare del tempo, il giovane maestro conquista la simpatia e la stima dei ragazzi, insegnando loro a leggere e a scrivere, ma, soprattutto, a credere in se stessi. È nel 1960 che il maestro Manzi si avvicina al mondo della televisione: la Rai non è solo intrattenimento, ma servizio pubblico in primis; ed è dunque necessario che la gente impari perlomeno a scrivere il proprio nome...
Accanto a Santamaria, vedremo Nicole Grimaudo, nei panni di Ida e Gennaro Mirto, volto del giovane Ricotta. E ancora Francesco Marchioro, Andrea Tidona, Roberto Citran, Emanuela Grimalda, Alberto Molinari e Giorgio Colangeli.
La miniserie vede la regia di Giacomo Campiotti ed è prodotta da Angelo Barbagallo per BiBi Film TV, in collaborazione con Rai Fiction.
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