lunedì 14 maggio 2012

Fiction - "Una grande famiglia": episodio 1x05

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L'azienda dei Rengoni può contare ora sulla presenza di Chiara (Stefania Rocca), che svolge un ottimo lavoro: la donna, infatti, propone ad Ernesto (Gianni Cavina) di lanciare una linea di mobili più accessibili alla clientela, per fronteggiare le difficoltà finanziarie. Anche Nicolò (Luca Peracino) inizia a lavorare in fabbrica e qui fa la conoscenza di un operaio di cui s'innamora; il ragazzo sembra essere ricambiato e Laura (Sonia Bergamasco) li sorprende mentre si baciano, rimanendo sconvolta. Nicoletta (Sarah Felberbaum) rivela a Vittorio (Riccardo Polizzy Carbonelli) di averlo tradito ed è costretta, inoltre, a subire la lavata di capo della fidanzata di Ruggero (Lino Guanciale). Stefano (Primo Reggiani) è alla guida di un'auto da corsa e, ripensando all'incidente, accelera sempre di più; ma un suo compagno, intento a fermarlo, perde il controllo dell'auto e ha un brutto incidente. Stefano riesce a salvarlo dall'esplosione della macchina e se la cava con una piccola lussazione alla spalla. Valentina (Rosabell Laurenti) si è ormai riconciliata con la madre, la quale riceve i complimenti perfino da Eleonora (Stefania Sandrelli) per il lavoro che sta svolgendo in azienda. Chiara, intanto, mantiene una relazione clandestina con Raoul (Giorgio Marchesi) e l'uomo ha intenzione di lasciare Martina (Valentina Cervi). Ma la madre di Salvatore (Simone Abdel Gayed) non vuole più incontrare il piccolo e Raoul si vede costretto a stargli accanto; quando poi Valentina gli propone di adottare il bambino, Raoul si ritrova con le spalle al muro. La possibilità che Edoardo (Alessandro Gassman) sia vivo si fa sempre più concreta: Tino (Filippo De Paulis) trascorre del tempo ad osservare un modellino con cui giocava lo stesso Edo da bambino; pensando che il piccolo l'abbia recuperata tra gli oggetti nel solaio, Ernesto racconta a Tino che quel modello di Lancia Aurelia apparteneva un tempo a suo padre. Ma l'automobilina di cui parla Ernesto si trova ancora in soffitta e Tino, non a caso, è venuto misteriosamente in possesso di un altro esemplare del tutto identico.

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