lunedì 15 luglio 2013

Soap opera - Intervista esclusiva a Fabrizio Valezano, voce di Michael Sander in "Lena - Amore della mia vita"


Procedono senza sosta le interviste ai doppiatori di Lena - Amore della mia vita (Lena - Liebe meines Lebens), soap opera tedesca in onda su Rai 3 fino al 22 agosto o giù di lì.
Fabrizio Valezano, interprete vocale di Michael Sander (Felix Bold), ha accettato di sottoporsi ad una serie di domande sul suo personaggio e sul mondo del doppiaggio in generale; lo ringrazio fin da subito per la gentilezza, la simpatia e il garbo con cui ha condotto questa intervista, proposta qui di seguito.




  • Ciao Fabrizio! La prima domanda è la stessa per tutti: credi di avere qualcosa in comune con Michael Sander, il personaggio cui presti la voce in Lena - Amore della mia vita? Cosa ne pensi di lui?
Ciao, Luigi! Innanzitutto devo dire che è stata una grandissima opportunità prestare la mia voce a Felix Bold; era la prima volta che doppiavo una soap opera e di sicuro questa lavorazione mi ha consentito di crescere parecchio.
Dunque, Michael Sander è senza dubbio un personaggio molto interessante: un ragazzo normale, di quelli che potresti incontrare a una qualunque fermata di autobus, un adolescente che, dai normali problemi della sua età, si ritrova, fin dalla prima puntata, costretto a crescere in fretta. La scoperta della prossima paternità e della relazione tra Frank e Gaby sconvolgono il suo mondo fatto, fino a quel momento, di compiti in classe e partite a basket con gli amici. Il percorso di maturazione e crescita interiore di Michael credo sia una delle parti più belle ed emotivamente coinvolgenti della serie.
Per quel che mi riguarda, sì, ho ritrovato parecchi punti in comune col personaggio, soprattutto nella prima parte della soap perché, in fondo, credo che la stragrande maggioranza di noi abbia avuto un'adolescenza fatta di scontri con i genitori e inquietudini; si trattava solo di andare a ripescare nel passato per cercare di dare "l'anima giusta" a questo ragazzo.

  • La scelta di Michael e Jasmin (Barbara Prakopenka), quella di trasferirsi in un'altra città a soli diciassette anni, è qualcosa di impensabile nel nostro Paese. Cosa ne pensi al riguardo?
Penso che avrebbe potuto aspettare qualche puntata in più prima di andarsene, almeno avrei continuato a doppiarlo! Scherzo, ovviamente! Sì, è una realtà impensabile per il nostro Paese; ho avuto modo di vedere che all'estero la mentalità è molto diversa e i figli diventano presto indipendenti. 
Credo si tratti di un effetto dovuto principalmente a due fattori: un differente modo di crescere i bambini, preparandoli a "sapersela cavare" nel minor tempo possibile e ad un altro contesto economico e sociale per cui i ragazzi, per quanto giovani, sono in grado di sostenersi. In Italia, purtroppo, è impossibile. Non ci sono più lauree e professioni che permettano di sopravvivere senza avere l'ansia di come arrivare a fine mese. 

  • Ti sei affezionato fin da subito a Michael oppure avresti voluto doppiare un altro personaggio in Lena - Amore della mia vita?
Sì, mi sono affezionato subito a Michael e mi sono divertito molto a doppiarlo, specialmente nei momenti di grande tensione, prima nei confronti di Frank e poi in quelli di Tony, durante la sua malattia. 
Sai, io sono una di quelle che, nel doppiaggio, si definiscono "voci leggere", vale a dire che nonostante i 27 anni la mia pasta di voce risulta "giovane" per cui tendenzialmente doppio ragazzi; raramente mi è capitato di lavorare su personaggi adulti o anche solo miei coetanei. Per questo non mi sarebbe comunque stato possibile doppiare qualcun altro in "Lena - Amore della mia vita". 
Posso dirti, però, che ho amato i personaggi di Tony e Rafael, in quanto i "cattivi" della soap. Sono caratteri che mi piacciono sempre molto. 

  • Inizialmente, Michael e Gaby (Isabella Schmid) hanno interagito di più, probabilmente per esigenze legate alla trama. Cos'hai provato sentendo la voce di Ilaria Egitto, tua compagna nella vita?
Io e Ilaria abbiamo avuto modo di trovarci insieme al leggio soltanto durante il nostro primissimo turno nella serie; dopodiché, a causa dei ritmi sostenuti della lavorazione abbiamo quasi sempre inciso la nostra colonna da soli. 
Beh, lavorare con lei è stato divertente e credo uno stimolo reciproco a crescere e cercare di dare sempre il meglio, compatibilmente col poco tempo a disposizione. 
Poi, una volta a casa, ci si confrontava sulle battute ascoltate mentre incidevamo le nostre. 
Insomma, è stata una bella esperienza e una volta tanto non interpretavamo madre e figlio!! 

  • Michael, Lena, Pia e Frank: una famiglia tormentata, ma col suo meritato lieto fine. In quest’esperienza, ti è capitato di doppiare accanto a Stefania De Peppe, Valeria Falcinelli o Federico Danti?
Già, una famiglia assolutamente tormentata, ma per fortuna, alla fine, tutto si risolve in maniera positiva. Come ti dicevo non ho avuto quasi mai modo di doppiare accanto agli altri membri del cast. Però, Valeria e Federico, sono stati due dei direttori che hanno curato il doppiaggio della serie, quindi anche se non eravamo insieme in sala ho avuto modo di collaborare con loro più di una volta e entrambi hanno fatto un lavoro eccellente per cercare di tirare fuori il meglio da me e vi assicuro che c'è voluta tanta pazienza e spirito di sacrificio!!! 

  • Ti è dispiaciuto dover interrompere il doppiaggio di Michael ad un certo punto della soap?
Certo, mi è dispiaciuto dover interrompere la serie così, all'improvviso. Credo, però, che ad un certo punto la produzione tedesca abbia scelto di sviluppare filoni differenti della trama. Infatti, mentre all'inizio della soap i personaggi di Michael e Jasmin risultano ben definiti e si assiste ad un interessante percorso verso l'età adulta, alla fine, nata la bambina, sono diventati marginali. Perciò credo che la loro "uscita di scena" fosse una conseguenza fisiologica.

  • Una piccola curiosità: coltivi altre passioni oltre il doppiaggio e la recitazione?
Purtroppo già solo il cercare di coltivare doppiaggio e recitazione sono due lavori a tempo pieno, per cui mi occorrerebbero giornate di 86 ore.
Ho sempre amato il doppiaggio e fin da adolescente ho custodito gelosamente il sogno di fare l'attore. È da quando sono bambino che vivo di pane e cinema, ed è proprio in quell'ambito che mi piacerebbe, un giorno, riuscire ad arrivare. Certo sono entrambi percorsi estremamente complessi e che richiedono anni di studio, dedizione, fatica e tanti, tantissimi sacrifici, ma, se devo dirti la verità, non mi pesa affatto perché, come ognuno di noi, quando amo una cosa cerco di non perdere mai il sorriso e di andare avanti, senza farmi troppo intimidire dalla strada in salita.

  • A cosa lavori attualmente? Potresti anticiparci qualcosa sul tuo futuro lavorativo?
Ho appena finito di recitare in un piccolo spettacolo teatrale e recentemente ho doppiato un cartone animato incentrato sul calcio che si chiama "Inazuma Eleven Go!", nel quale doppio un attaccante dal carattere scontroso (guarda caso anche lui si chiama Michael), un telefilm, "Dream High", in cui doppio un goffo e simpatico cicciottello che, nel massimo della sua drammaticità, tenta il suicidio, procurandosi però solo una frattura dell'osso sacro, e una divertentissima commedia  ("A very Harold&Kumar Christmas") in cui presto la voce all'improbabile figlio di un boss della mafia russa. 

Grazie mille, Fabrizio. Lasceresti un saluto a chi segue La TV che vuoi tu e, ovviamente, Lena - Amore della mia vita?

Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno seguito e amato "Lena - Amore della mia vita" e in particolar modo vorrei ringraziare te per lo straordinario lavoro che hai fatto e per il sostegno che hai dato ai doppiatori. Purtroppo troppo spesso questa categoria di professionisti viene criticata o non considerata. Auguro a tutti voi un'estate rilassante e divertente! Fabry

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